1. La costituzione di un circolo A.R.S. presuppone la volontà di un certo numero di aderenti all’Associazione, minimo 5, che hanno i propri interessi nella stessa area geografica, di costituire un circolo, quale momento aggregante tra i soci A.R.S. che abbiano, nell’ambito radiantistico in senso generale, scopi comuni e comuni interessi. Ciò chiarito e premesso, nessun membro A.R.S. può essere obbligato ad aderire a un circolo, riconoscendo l’ A.R.S. anche il diritto dei propri associati alla loro piena individualità associativa. I circoli hanno l’obbligo di comunicare alla segreteria nazionale ogni variazione di soci trasmettendo nuovo elenco di aderenti
2. La costituzione di un circolo presuppone, come dato indispensabile, che quanti costituiscono il circolo stesso siano prioritariamente ed indispensabilmente membri aderenti e riconosciuti dell’Associazione. Non è consentita l’apertura di circoli senza che venga indicata chiaramente l’appartenenza di ciascun socio all’Associazione nazionale né che la loro iscrizione sia subordinata all’apertura del circolo.
3. Il Referente deve essere indicato nella comunicazione di costituzione del circolo. Ove, in fase di costituzione, i soci del Circolo non trovassero accordo in merito, il Referente viene nominato dal C.E.N.. Successivamente i membri aderenti al circolo debbono comunque procedere eleggere al loro interno un referente che resterà in carica, salvo sfiducia motivata, fino allo scadere del mandato che ha durata di tre anni a partire dalla sua elezione. Lo stesso fungerà da tramite tra il circolo e la struttura Esecutiva per tutte quelle incombenze che dovessero manifestarsi nel corso della vita associativa del circolo stesso.
4. Il referente di circolo non può assumere impegni e/o obbligazioni che impegnano la struttura nazionale salvo autorizzazione scritta del Presidente dopo ratifica del CEN.
5. Il circolo può anche non avere veste giuridica o di rappresentanza esterna e, per questo, non ha alcun obbligo regolamentare nei confronti della pubblica amministrazione, ha il dovere di rendicontare al C.E.N. sulle attività svolte e/o da svolgere e circa gli eventuali introiti comunque ottenuti, non ha diritto al rilascio di Codice Fiscale a lui intestato.
6. Il circolo, ai soli fini di organizzazione si potrà dotare di regolamento interno nel rispetto dello Statuto e dei regolamenti, che dovrà essere approvato dal C.E.N, nel quale verrà indicato, tra l’altro, la possibilità di eleggere o affidare incarichi organizzativi interni, a soci appartenenti alla struttura, quali ad esempio il cassiere, il responsabile servizio QSL, etc., ed eventuali altri incarichi interni che fossero ritenuti necessari per l’organizzazione ed il buon andamento e sviluppo del circolo, senza che i suddetti incarichi rivestano valore esterno o di rappresentanza verso l’esterno e/o verso la struttura nazionale. Il referente può rappresentare l’ARS presso gli organismi pubblici e privati dopo opportuna delega del Presidente sentito il Comitato Esecutivo Nazionale.
7. Il socio può liberamente, previa semplice comunicazione scritta indirizzata alla Segreteria Nazionale ed al Responsabile del circolo di appartenenza e di destinazione, variare la propria adesione al circolo a cui aderisce, transitando ad altro circolo o abbandonando l’iscrizione al circolo stesso, senza per questo aderire ad altro circolo e senza che ciò richieda alcuna approvazione o diniego da parte del circolo di provenienza che il socio intende abbandonare. La richiesta di adesione ad altro circolo dovrà essere approvata dal circolo di destinazione mediante votazione dei soci con regolare atto formale inviato al CEN che ne prende atto. Eventuali spostamenti vanno comunicati alla segreteria nazionale ARS.
8. In caso di introito, da parte dei circoli regolarmente costituiti, di somme di denaro o altre utilità, comunquedonate o assegnate, da parte di enti pubblici, di privati e/o di associazioni, Il circolo verserà il 30% alla struttura nazionale che provvederà ad emanare, eventualmente, regolare ricevuta fiscale.
9. Il circolo, regolarmente costituito ed approvato dal C.E.N. è autonomo. Fa riferimento alla politica dell’associazione nazionale e ne attua tutte le indicazioni emanate anche a mezzo del coordinatore nazionale o dei coordinatori d’area.
10.In relazione a quanto attiene alla conduzione dei circoli e delle difficoltà che dovessero insorgere nella conduzione degli stessi, il referente del circolo interessato, deve necessariamente dare comunicazione al Presidente per mezzo della segreteria nazionale il quale, dirimerà la/le situazioni manifestate provvedendo a risolverle, anche attraverso la mediazione di un delegato appositamente nominato.
11.I circoli eseguono le indicazioni emanate dagli organi nazionali dell’Associazione anche in merito alla eventuale presenza a manifestazioni di settore e/o nei riguardi di enti pubblici o privati.
Abbiamo scelto ARS perchè fin dal primo momento, ci è sembrato il modello organizzativo più adatto al nostro modo di fare Radio ma soprattutto di stare insieme.
Il rapporto con la Segreteria prima, e con il Presidente dopo, è stato subito amichevole e con la volontà di far fare al nostro gruppo una scelta consapevole.
Scelta che abbiamo effettuato sulla base di due punti fondamentali.
Privi di vincoli burocratici e amministrativi con poche e chiare regole, i Circoli sono direttamente collegati con il Comitato Esecutivo Nazionale senza nessun intermediario. Questo modello organizzativo snello si traduce in più tempo a disposizione per fare Radio primo vero motivo del nostro sodalizio.
Secondo, non per importanza, è stato la possibilità data ad ogni Socio, a fronte di una quota associativa annua estremamente abbordabile, di poter usufruire di una serie di servizi che più si adattano alle proprie esigenze come quello di QSL bureau e di assicurazione antenne. La libertà di poter scegliere ci ha dato uno strumento per rivolgerci ad un pubblico eterogeneo di OM ma anche amici e simpatizzanti ognuno dei quali ha un proprio modo di porsi nei confronti del nostro Hobby.